INDUSTRIA, TIBERINA SANGRO: NON CI FERMERETE MAI !

USB nell'azienda presente in Val Di Sangro, Atessa (CH), continuerà a testa alta a fare una dura opposizione ad un sistema clientelare/collaborativo, sia chiaro a tutti.

Atessa -


 Continuano gli episodi che tendono a danneggiare l’azione sindacale che l’USB sta portando avanti in Tiberina Sangro e l’ultimo volantino strappato dalla bacheca nei giorni scorsi ne è un esempio.
Noi continueremo a testa alta a fare una dura opposizione ad un sistema clientelare/collaborativo, sia chiaro a tutti. Vogliamo ricordare che questo modus operandi si configura come reato perseguibile penalmente.


Quanto agli ultimi accordi tra UILM e azienda vorremmo sapere quali criteri siano stati usati per le stabilizzazioni di alcuni contratti poiché non ci appaiono chiari, ad esempio nei giorni scorsi alla Blutec sono stati stabilizzati molti lavoratori, a seguito di un accordo sindacale, si è stabilito il criterio di anzianità come priorità. Sarebbe giusto che vengano resi noti per il rispetto di chi da anni subisce reiterazioni di contratti precari.
Sarebbe giusto e trasparente affiggere in bacheca e divulgare a tutti i lavoratori gli accordi che vengono sottoscritti per comprendere meglio e fugare molti dubbi che tanta riservatezza genera. Sarebbe corretto aprire un dibattito sui lavoratori precari presenti in azienda e programmare un percorso più massiccio di stabilizzazioni.


Sarebbe interessante sapere le percentuali dei somministrati e se vengono rispettate le leggi che regolano tale forma lavorativa.
USB chiede trasparenza e rispetto per i lavoratori e garantisce che appena avrà rappresentanza elettiva tutto ciò avverrà da parte propria. Le scelte verranno fatte con il consenso e il contributo dei lavoratori, così come è accaduto in tanti stabilimenti in cui abbiamo firmato degli accordi, e l’ultimo dell’ILVA di Taranto ne è solo un esempio dove, grazie all’azione decisiva della nostra organizzazione, a maggio fu bloccato il piano dell’ex Ministro Calenda costringendo tutti a gettare le basi per un nuovo piano industriale che fosse molto migliore per i lavoratori coinvolti e per la situazione ambientale e sul quale l’USB porrà la propria firma solo dopo il consenso dei lavoratori attraverso un referendum indetto.


LA LOTTA PAGA SEMPRE E CHI NON LOTTA HA GIA’ PERSO

Coord. USB Lavoro Privato prov. Chieti