Precari della sanità abruzzese:sciopero regionale per l'intera giornata del 11 settembre e adesione all'Assemblea Nazionale dei precari del 19 settembre a Roma .

Pescara -

 

A seguito delle partecipate iniziative di presidio organizzate dai precari della sanità abruzzese e dalle rdb/cub sotto le sedi dei palazzi della Regione Abruzzo, il 12 agosto si è ottenuto un incontro con il Presidente della Regione Abruzzo On. Paolini. Grazie alle vive proteste dei lavoratori precari nel corso dell’incontro, durante il quale sono stati forti i momenti di tensione, si è ottenuto l’impegno del Presidente a proseguire sulla strada della stabilizzazione, senza ulteriori indugi e ripensamenti. E' stato, inoltre, fissato con la RdB/CUB e i precari delle ASL una riunione con la Conferenza Regionale dei Capigruppo per il 3 settembre. I precari in presidio al Palazzo della Regione hanno deciso di proclamare lo sciopero regionale per l’intera giornata del 3 settembre e di aderire all’Assemblea Nazionale dei precari del 19 settembre a Roma per dare più forza alla vertenza regionale e impedire che sulla questione stabilizzazioni si facciano passi indietro da parte dell'attuale Governo.

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1 agosto 2008 - Il Centro

SANITÀ. Stabilizzazione dei precari Braccio di ferro con la Asldi YLENIA GIFUNI

PESCARA - Non si ferma il braccio di ferro che da giorni oppone la Direzione sanitaria della Asl ai precari del settore. Per i dipendenti non è sufficiente l’impegno del manager Antonio Balestrino a prorogare i contratti in scadenza fino al 31 gennaio. I lavoratori, in accordo con le organizzazioni sindacali di base, chiedono «l’interpretazione autentica del piano di stabilizzazione».


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29 luglio 2008 - Il Centro

Sanità, la protesta dei precariLa rabbia dei sindacati «Troppi tagli immotivati» I lavoratori ottengono un incontro con il presidente Paolinidi Monica De Panfilis

PESCARA - L’appuntamento dovrà essere fissato entro una settimana. «Dopodichè, se il governatore vicario non ci riceverà, andremo noi a palazzo Centi all’Aquila perché la questione della sanità deve essere portata immediatamente sul tavolo politico». Così, ieri, hanno detto i sindacati sotto la sede dell’assessorato regionale alla Sanità di via Conte di Ruvo. Anche adesso che gli interlocutori sono spariti.
La mancata stabilizzazione dei quasi mille addetti del settore da parte della Regione Abruzzo brucia ancora di più alla luce del sistema di tangenti scoperto dalla procura di Pescara e che ha portato in carcere anche il governatore Ottaviano Del Turco mentre per l’assessore regionale alla Sanità Bernando Mazzocca è scattato l’obbligo di dimora a Caramanico.
La manifestazione sindacale-pubblica è stata organizzata dai sindacati di base Cub-Rdb, Cobas e Sdl, con l’adesione del Partito Comunista dei Lavoratori.
Il sit-in di precari che dalle 9 alle 14 di ieri ha affollato piazza Alessandrini di bandiere e striscioni nonostante il sole battente aveva anche lo scopo di riportare all’attenzione pubblica il dramma dei dipendenti della sanità pubblica che stanno perdendo il posto di lavoro per effetto dei tagli indiscriminati che rischiano di non garantire più i livelli essenziali di assistenza ai cittadini.
Dopo due ore di presidio chiedendo «assunzione per tutti», alle 11 una delegazione sindacale è stata ricevuta al sesto piano dal direttore regionale del settore Sanità, Giampiero Di Cesare con l’impegno di «annotare le vostre richieste per riferirle al governatore Enrico Paolini, impegnato in giunta».
Nel corso di un’ora di faccia a faccia serrato ma pacato e civile, i lavoratori precari hanno chiesto l’applicazione dell’articolo 3 del piano sanitario regionale, quello sulla stabilizzazione.
«Gli ultimi accadimenti ci hanno fatto intendere che le economie per stabilizzare i precari c’erano ma sono state usate male», ha denunciato Mario Frittelli (Cub-Rdb) chiedendo «agli uffici regionali di interpretare autenticamente l’articolo» ma anche la «rivisitazione del comma 5 che richiede di avere un contratto in essere fino al 31 dicembre, mentre, guarda caso, moltissimi precari hanno avuto un contratto fino a novembre, poi ripreso a gennaio».
«Le gravissime accuse della magistratura che hanno decapitato il governo regionale, se confermate, dimostrano che i ripetuti allarmi da noi lanciati sul connubio politica-sanità privata e cartolarizzazioni degli ospedali avevano il loro fondamento politico ed economico», hanno detto i sindacati durante la manifestazione in via Conte di Ruvo e piazza Alessandrini.
«In attesa che la giustizia faccia il suo corso, chi pagherà i 14 milioni di euro in tangenti che, pare, si siano spartiti? Chi salvaguarderà il posto di lavoro dei precari della sanità pubblica?», sono state queste le domande cariche di rabbia dei sindacati e dei lavoratori privati.
«Restano solo uno o due mesi per risolvere i nostri problemi mentre già alla fine di questo mese 45 persone perderanno il lavoro, seguite da altre 200», ha rilanciato l’allarme Cesare Barboni, portavoce del Comitato di precari della Asl di Pescara, ventilando l’ipotesi di uno sciopero della fame.
I sindacati hanno denunciato inoltre l’inapplicazione contrattuale. «Chiediamo al presidente Paolini di portare subito la questione all’attenzione politica o la sanità abruzzese chiuderà», ha denunciato Gabriele Di Matteo (Cobas).
Giordano Spoltori (Sdl) ha chiesto che «una parte di soldi recuperati dalla Procura sia investito sulla sanità».
Nel mirino dei sindacati, che alla manifestazione avevano invitato anche il sindaco Luciano D’Alfonso e il direttore generale della Asl Antonio Balestrino, è finita anche la Robin Hood Tax del governo Berlusconi.


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28 luglio 2008 - Agi

SANITA': PRECARI MANIFESTANO A PESCARA PER STABILIZZAZIONE

Pescara - Un gruppo di addetti della sanita' ha manifestato questa mattina a Pescara in piazza Alessandrini, su iniziativa di Cobas, Rdb e Sindacato dei lavoratori, per chiedere che la Regione provveda alla stabilizzazione dei precari del settore e sensibilizzare l'opinione pubblica su questo tema. In particolare - ha detto Fiorella Rolandi - si sollecita "l'applicazione della legge sulla stabilizzazione dei precari, come avvenuto in Puglia, procedendo ad una interpretazione autentica della legge stessa. I soldi per sistemare i precari ci sono eccome, ma manca la volonta' politica per farlo. Intanto, pero', la sanita' continua a soffrire, i reparti vengono tagliati e si rischia - ha concluso - di non assicurare i livelli essenziali di assistenza". (AGI)

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28 luglio 2008 - PrimaDaNoi

Sanità, precari manifestano in piazza Alessandrini

PESCARA - Sanità abruzzese di nuovo in piazza. Un gruppo di precari ha manifestato questa mattina a Pescara in piazza Alessandrini, su iniziativa di Cobas, Rdb e Sindacato dei lavoratori.
Il motivo della protesta era uno, anzi due: chiedere che la Regione provveda alla stabilizzazione dei precari del settore e sensibilizzare l'opinione pubblica su questo tema.
Della Regione, ormai sono rimasti pochi brandelli e quando si sente parlare di Sanità viene un brivido lungo la schiena.
E soprattutto, questa volta i lavoratori con contratto in scadenza non hanno trovato interlocutori.
Ma loro non hanno smesso di far sentire le loro ragioni anche se oggi, diversamente da manifestazioni di questo tipo dei mesi scorsi, non hanno ricevuto rassicuranti promesse.
«In particolare - ha detto Fiorella Rolandi – si sollecita l'applicazione della legge sulla stabilizzazione dei precari, come avvenuto in Puglia, procedendo ad una interpretazione autentica della legge stessa. I soldi per sistemare i precari ci sono eccome, ma manca la volonta'
politica per farlo. Intanto, pero', la sanita' continua a soffrire, i reparti vengono tagliati e si rischia - ha concluso - di non assicurare i livelli essenziali di assistenza».
«In attesa che la giustizia faccia il suo corso», si domandano adesso i lavoratori, «la domanda che poniamo è: chi pagherà i 14 milioni di Euro in tangenti che, pare, si siano spartiti? Chi salvaguarderà il posto di lavoro dei precari (circa mille nella regione) della sanità pubblica? Chi assicurerà i diritti minimi legati alla tutela della salute in questa regione? Dove si nascondevano i sindacati "responsabili" mentre avveniva tutto questo? Dov’è la Rsu aziendale di oggi? Vogliamo sperare che a pagare non siano sempre i soliti noti: cittadini e lavoratori scherniti e vilipesi dai vari governi regionali, di destra e di sinistra, che negli anni si sono succeduti».


28 luglio 2008 - Il Tempo

Sanità: manifestazione pubblica in piazza Alessandrini per l'intera mattinata
Precari, è il giorno della protesta

Pescara - È il giorno della protesta. I lavoratori precari della sanità, appoggiati dalle sigle sindacali RdB-Cub, Cobas, SdL, Confederazione Cub, questa mattina si ritroveranno in piazza Alessandrini per una manifestazione che intende comunque porre all'attenzione dell'opinione pubblica anche le problematiche scaturite dal decreto ministeriale «che - si legge in una nota - mette in crisi l'impianto della struttura del pubblico impiego e dello Stato sociale». Ma la protesta ha soprattutto lo scopo di dare sostegno a centinaia di lavoratori della sanità che stanno perdendo il posto di lavoro proprio in questo periodo, mettendo fra l'altro in piena crisi la funzionalità delle strutture pubbliche sanitarie, che da anni si reggono per larga parte grazie anche insostituibile contributo dei precari che, solo in parte, sopperiscono alla cronica carenza di personale. Fra i mesi di agosto e settembre infatti si calcola che scadranno i contratti di una quarantina di operatori Edp con contratti co.co.co., di un centinaio fra tecnici di laboratorio, infermieri, medici, assistenti sociali, psicologi: tutti lavoratori che hanno acquisito una elevata professionalità. «Con questa iniziativa - scrivono le sigle sindacali promotici della protesta - intendiamo manifestare non solo l'indignazione nei confronti di un mondo politico alla deriva delle tangenti, ma proporre un tavolo istituzionale, che si dimostri capace di intraprendere soluzioni che salvaguardino la sanità pubblica». Sono stati invitati amministratori politici locali e regionali, e i vertici della Asl. L'appuntamento è in piazza Alessandrini dalle 9 alle 14.(L.G.)


28 luglio 2008 - Il Centro

Manifestazione oggi in piazza Alessandrini
Operatori della sanità in piazza per il lavoro

PESCARA - Una manifestazione pubblica a sostegno di tutti i lavoratori della sanità. Promossa dalle rappresentanze sindacali di base Cub, Cobas e Sdl, la mobilitazione si svolge questa mattina dalle 9 alle 14 in piazza Alessandrini. «Tale iniziativa sindacale-pubblica», sottolinea Mario Frittelli (Rdb-Cub), «la prima a livello regionale, nasce dall’esigenza di dare sostegno a centinaia di lavoratori della sanità che stanno perdendo il posto di lavoro e alle centinaia di migliaia di cittadini abruzzesi che stanno perdendo il diritto alla salute. Vogliamo, con questa iniziativa, non solo manifestare l’indignazione nei confronti di un mondo politico alla deriva delle tangenti ma proporre un tavolo istituzionale capace di intraprendere delle soluzioni che salvaguardino la sanità pubblica».
La manifestazione verterà, inoltre, sulle problematiche scaturite dal decreto 112 del ministro Renato Brunetta «che mette in crisi l’impianto della struttura del pubblico impiego e dello stato sociale».
Alla iniziativa sindacale sono stati invitati il presidente vicario della Regione Abruzzo Enrico Paolini, il sindaco di Pescara, Luciano D’Alfonso e il direttore generale della Asl di Pescara, Antonio Balestrino.
«La loro partecipazione», aggiunge Frittelli, «sarebbe, per i lavoratori e cittadini abruzzesi, un importante segnale di solidarietà nei loro confronti e di disponibilità a una fattiva collaborazione che da tempo le varie istituzioni pubbliche hanno interrotto».


26 luglio 2008 - Il Centro

Contratti in scadenza, i precari si mobilitano
I sindacati a Balestrino: impegni concreti. Lunedì la protesta sotto l’assessorato
di YLENIA GIFUNI

PESCARA - Nella bufera che si è abbattuta sulla sanità abruzzese i precari dell’Asl non stanno a guardare. Ieri mattina una delegazione di circa 30 lavoratori, accompagnati dal sindacalista Mario Frittelli, ha ottenuto un incontro con il direttore sanitario Antonio Balestrino. Pronta una mobilitazione lunedì prossimo in piazza Alessandrini, sotto la sede dell’assessorato alla Sanità.
Le richieste dei precari sono le stesse da diversi mesi. Chiedono la proroga dei contratti di lavoro in scadenza e l’applicazione dell’articolo 3 del Piano Sanitario Regionale che prevede il progressivo riassorbimento nei limiti del «tetto di spesa del piano di risanamento regionale».
Tecnici di laboratorio, infermieri, amministrativi e rappresentanti sindacali di base provenienti da diverse città dell’Abruzzo si sono riuniti nei locali dell’ospedale civile Spirito Santo di Pescara. La vicenda Del Turco sembra aver fornito un nuovo slancio nella lotta per il posto fisso. Dalle 10 del mattino il presidio si è sciolto alle 14,15 circa. Volevano esprimere le loro lamentele al direttore generale Antonio Balestrino, ma fino alle 12 ad ascoltare le richieste dei dipendenti è stato il direttore amministrativo Giovanni Bladelli.
Balestrino non ha voluto rilasciare dichiarazioni, la risposta dalle istituzioni si ripete da giorni: «Nelle nostre casse non ci sono soldi». La gente però non ci sta: «Con i 14 milioni di euro rubati dalle tasche dei cittadini si sarebbero potuti assumere tutti gli 800 precari e risanare interamente il bilancio», è il commento di uno dei lavoratori.
«Vogliamo un impegno concreto dalla Direzione», sottolinea Mario Frittelli, coordinatore regionale sanità Rdb-Cub, «i contratti stanno per scadere e c’è bisogno di assistenza perchè il numero degli addetti ai lavori è inferiore rispetto alla domanda».
Fiorella Rolandi, moglie di Frittelli e infermiera professionale dell’Asl di Chieti, si fa portavoce del gruppo: «Non possiamo proclamare una giornata di sciopero perchè non siamo in grado di garantire l’assistenza minima». All’incontro era presente anche Rodolfo De Sanctis e Patrizio Marcucci dell’Rdb sanità di Guardiagrele e di Chieti. Da due giorni l’ospedale di Guardiagrele è stato accorpato alla struttura di Chieti con la chiusura di tredici reparti.
Lunedì le lamentele si spostano in piazza Alessandrini. Alla manifestazione partecipano i Cobas e la Fsi, invitati anche il sindaco Luciano D’Alfonso e Balestrino.