TERREMOTO ABRUZZO - COMUNICATO STAMPA

Nemmeno quando sono annunciate le emergenze c’è prevenzione!

Pescara -

Sono molti giorni (circa due mesi, con le prime scosse sismiche di inizio anno!) che esperti e studiosi annunciano possibili sismi nel centro del paese, anche i Vigili del Fuoco sono stati in queste settimane interessati da richieste di notizie o telefonate ai centralini delle sale operative in merito alle attività sismiche del territorio.
Tutti hanno fatto orecchie da mercante, nessuno si è preoccupato di attivare procedure di pre-allerta sulle zone segnalate da possibili sciami sismici.
Alcuni studiosi che avevano avanzato la possibilità di un prossimo terremoto, sono stati pure denunciati per procurato allarme, ora dopo il disastro e la morte di povera gente tutti si interrogano sulle possibili attività che potevano essere messe in campo.
Certamente non si sarebbe fermato il sisma ma indubbiamente tutte quelle attività di
prevenzione e procedure di pre-allarme potevano essere utilizzate sulla zona. Nulla, in questo senso, è stato fatto! Il nostro è il paese che oscilla dal “procurato allarme” “all’insensato immobilismo”. Probabilmente una Protezione Civile e un Governo Regionale responsabili avrebbero dovuto predisporre almeno un possibile piano d’emergenza … ogni minuto vengono rilasciate dichiarazioni delle istituzioni regionali, più o meno disperate, nelle quali si stigmatizzano le difficoltà nel dare risposte all’ospedale e alla Prefettura rase al suolo, all’accoglienza notturna degli sfollati, al problema degli anziani e dei bambini a come risolvere quello dei carcerati! Una regione storicamente soggetta a fenomeni tellurici  senza un piano di preallarme e dunque impreparata alla catastrofe trova le proprie responsabilità politico-organizzative in tutti i governi regionali che negli anni si sono succeduti!
Quello che sta accadendo in queste ore è che i Vigili del Fuoco che stanno partendo da tutte le parti d’Italia, stanno trovando autostrade intasate o impercorribili, ritardi di organizzazione di colonne mobili che non sanno come dovranno essere utilizzate, con tutte le difficoltà strutturali legate ad organici insufficienti perché in questi anni il problema principale dei Governi è stato quello della sicurezza in generale dimenticandosi del soccorso alla popolazione e della prevenzione sul territorio in una penisola soggetta a movimenti sismici giornalieri.
Ora si ricomincia nuovamente con la storia dei volontari sul posto, degli atti eroici di singoli cittadini,  per celare l’inefficienza dello Stato e l’incapacità dei vari governi nel dare risposte esaurienti agli stati di emergenza! Finita la prima emergenza tutto tornerà peggio di prima … fino alle prossime morti!
Senza un sistema di protezione civile – che si preoccupi concretamente delle emergenze del paese - con dentro la macchina organizzativa dei Vigili del Fuoco - il paese dovrà, ancora chissà per quanto tempo, piangere i propri concittadini travolti dalle catastrofi.

Pescara 7/4/2009

 

RdB/CUB Abruzzo
Mario Frittelli